E’ stato, finalmente, identificato nel cittadino sambucese la figura di “pantalone” cioè quello che, in senso concreto e non metaforico, paga per tutti.
Il modo di dire: "paga Pantalone" è assai comune nella lingua italiana e si dice per deprecare, ma con una certa fatalistica rassegnazione, gli sperperi del pubblico denaro da parte dello Stato e delle sue amministrazioni.
Pantalone (antica maschera veneziana) rappresenta il tipo del padre di famiglia dalla scorza ruvida ma con la polpa tenera, destinato alla fine ad allentare i cordoni della borsa.
Ma andiamo con ordine, scorrendo l’albo pretorio on-line del Comune di Sambuca di Sicilia, Pantalone si accorge che, solo nell’ultimo anno, centinaia di migliaia di euro di tasse che egli, rinunciando magari alla gita fuori porta con i figlioletti, versa nelle casse comunali finiscono in “fumo” o meglio in transazioni, alcune delle quali diluite in più anni.
Presupposto della transazione è l’esistenza di una lite in corso o probabile, conseguente alla spettanza di un diritto, in cui l’amministrazione è consapevole dell’illegittimità del proprio operato e dell’esito negativo della lite giudiziale. Consapevole di ciò (per non aggravare la posizione di Pantalone) la P.A. tratta reciproche concessioni, che vengono spacciate come risparmi. Tanto paga Pantalone!!! Finchè, stanco di fare il padre di famiglia dalla scorza ruvida ma con la polpa tenera, non pretenderà che chi sbaglia paga.
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