Flora e fauna

flora
Sul crinale nordoccidentale del Monte Genuardo si trovano, così come nell’ampio bosco del Pomo, boschi naturali di leccio e roverella; a Sud il monte si copre di acero campestre e di sorbo montano (Sorbus aria). Accanto all’Abbazia di Santa Maria del Bosco si trova un fitto bosco di lecci. Il sottobosco è ricco di arbusti di pungitopo (Ruscusaculeatus L.), biancospino, rosa canina. Nella Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco è possibile ammirare anche specie rare come il giaggiolo siciliano (Iris pseudopumila), la bivonea gialla (Bivonea lutea) e l’evax delle Madonie (Evax discolor). La flora degli ambienti umidi, come il cerfoglio (Astricus cereifolium) e l’asplenio (Asplenium trichomanes), si distribuisce lungo i numerosi torrentelli. Le radure sono adorne di ginestre, asfodeli (Asphodelus microcarpus) e ferule (Ferula communis L.). Un’area di circa 400 ettari ospita boschi artificiali di pini domestici e di Aleppi (Pinus halpensis), la cui origine risale agli anni Settanta, al cui interno si è registrata una notevole riviviscenza spontanea di lecci e roverelle.
fauna
Oltre a conigli selvatici, volpi e ricci, ci sono esemplari di gatto selvatico e di martora. Fra gli ospiti più timidi di questi boschi ci sono il topo quercino (Eliomys quercinus), l’arvicola del Savi (Microtus Savii) e il toporagno di Sicilia (Crocidura sicula Miller).In seguito ad episodi di evasione dagli allevamenti, è presente oggi anche il cinghiale, spesso autore di devastazioni dell’ambiente circostante.L’avifauna annovera il picchio rosso maggiore (Dendrocopus major), il picchio muratore (Sitta europea), il rampichino (Certhia brachydactyla), la capinera (Sylvia atricapilla L.), la cinciallegra (Parus major) e rapaci come l’allocco (Strix aluco), il barbagianni (Tyto alba) e la civetta (Athena noctua) che trovano fra le loro prede, nello stesso ambiente, la vipera, il saettone, il geco (Tarentula mauritanica) e altri piccoli rettili. torna indietro